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La Primavera Della Scienza

Archivio Categoria: OFF TOPIC

Le 10 Regole del Paternalismo

Pubblicato su 20 Novembre 2019 di Claudio Cardone

L’eterna lotta del Bene contro il Male è il Male.

Se pensate di aver pienamente capito il senso di questa frase, potete risparmiarvi il resto del post.

Il Bene e il Male sono categorie morali che possiamo utilizzare per indirizzare una scelta.

Il Bene e il Male sono concetti utilizzati dalle religioni.

L’uso di questi archetipi nel dibattito laico e pubblico significa polarizzare il dibattito, eliminare grigi, sfumature, idee non racchiuse in uno dei due poli, e quindi determinare uno schieramento: da che parte vuoi stare?

Alcuni esempi di recente/attuale polarizzazione del dibattito: pro-vax no-vax, pro-euro no-euro, politica antipolitica, razzismo antirazzismo, fascismo antifascismo.

Questa rappresentazione della contrapposizione degli opposti nel dibattito politico è perfettamente incastonata nella dottrina del paternalismo: l’indirizzo morale, infatti, è una delle responsabilità della famiglia, e dal punto di vista simbolico è un compito che apparterrebbe al padre. Questo simbolismo fa parte della nostra cultura occidentale, ma anche nel mondo orientale il padre rappresenta colui che detta le regole secondo un rapporto “alto-basso” con il figlio. Le regole, infatti, calano dall’alto. La madre invece si occupa delle dinamiche orizzontali (come l’abbraccio) in cui ci si relaziona con i simili, non con i princìpi che guiderebbero le azioni.

Il paternalismo è un concetto “nato” (o meglio verbalizzato) nell’Ottocento per descrivere l’atteggiamento politico dei monarchi europei, che si può schematizzare in tre cardini concettuali:

  1. Io (governante) voglio il tuo bene
  2. Tu (sottoposto) non sei in grado di sapere qual è
  3. Lasciati guidare da me (= cedi a me la sovranità sulla tua vita)

Detto così suona molto antipatico, ma come ogni concetto ci sono tanti modi di declinarlo fino a renderlo, per alcuni, digeribile o addirittura desiderabile!

In America, ad esempio, una forma modificata del concetto di paternalismo è quella di “compassionate conservativism“. Gerson (staff di Bush junior), disse: “Compassionate conservatism is the theory that the government should encourage the effective provision of social services without providing the service itself.”
In questa accezione, si ritiene che gli individui crescano davvero solo se privati del continuo supporto dello Stato (che simbolicamente si richiama al concetto di madre), per cui i cardini del pensiero paternalistico si modificano come segue:

  1. Io (governante) voglio il tuo bene
  2. Tu (sottoposto) non sai qual è, ma
  3. Tu (sottoposto) hai le risorse per scoprirlo se affronti delle prove per evolverti

Una concezione simile è quella che affiora nella distopia di “1984” di Orwell: l’architettura politica del Partito è l’apoteosi del pensiero paternalistico, in tutte le sue sfumature, ed è perfettamente rappresentato nella figura paterna di O’Brien, che rieduca Wilson.
Lo scarto che si verifica rispetto alla primitiva concezione di paternalismo “monarchico” in cui il suddito deve solo eseguire, è che qui c’è una sorta di “empowerment” dell’individuo, ossia bisogna fargli credere che può migliorare se stesso, che può evolvere, che può redimersi (termine non casuale: redenzione significa liberazione da una condizione di prigionia).

È un percorso espiativo del tutto coerente nel sistema di valori del mondo cattolico o ancor più calvinista, dove si incoraggiava un sistema di crescita sociale basato sul merito morale: l’uomo buono era “prescelto” dal Dio- Pater, ma nella vita doveva continuamente dimostrare di appartenere ai “buoni”. 

Il paternalismo è fortemente antidemocratico, potremmo dire che è l’essenza stessa della contrapposizione alla democrazia, in quanto consente ad una élite di mantenere il controllo su una massa, mantenendo solo formalmente i caratteri di una pluralità decisionale. Quindi in democrazia l’uso di categorie o di ragionamenti paternalistici è assolutamente disfunzionale, è sospetto e da rigettare in ogni sua forma. (Una cosa non dissimile, si badi bene, accade anche nelle relazioni private, che immaginiamo “democratiche”, cioè basate sulla volontà condivisa da due persone sullo stesso livello, ma che molto spesso si configurano in un rapporto “alto-basso”, dove uno dei due fa delle cose per l’altro “per il suo bene”).

Sarebbe facile, e in qualche misura probabilmente efficace, porsi come regola quella di diffidare e allontanarsi da chiunque ragioni in termini di Bene e Male, Bontà e Malvagità. Ma si rischierebbe di ostracizzare anche le categorie di Amici e Nemici. Il Nemico viene spesso rappresentato come il Male, solo che il Male non esiste, o meglio non è impersonabile, se non nell’ambito religioso; i Nemici invece ci sono eccome: chiunque abbia interessi contrapposti ai nostri è un avversario, e se usa mezzi sleali per ottenerli forse potremmo dire anche che è un nemico.

Un altro recinto della ragione è quello in cui rinchiudiamo le nostre “associazioni” rispetto al Bene o al Male. Ad esempio, chi sono “i Buoni”? 

In una visione molto approssimativa, molte persone potrebbero descrivere la Bontà in base a dei buoni ideali. I Buoni amano il prossimo e vogliono il bene della comunità. 
Le tradizioni popolari tuttavia ammoniscono : “la via dell’inferno é lastricata di buone intenzioni”, “il karma è fatto di buone azioni, non di buone intenzioni”. In altre parole, dividendo il mondo in buoni e cattivi spesso facciamo un doppio danno:

1- costruire un recinto mentale manicheo, privo di grigi

2- incasellare eventi e persone nell’una o nell’altra categoria in base agli ideali e non alle azioni o ai fatti  

Quindi l’associazione tra il concetto (bontà) e la realtà (la persona “buona”) rimane avulsa dal dato reale, e quindi impossibile da confutare. Per chi si avviluppa in questo corto circuito risulta difficilissimo poter cambiare idea sulla base di fatti.

Chi è succube della propaganda paternalista finisce per ragionare in modo stereotipato. Ecco una possibile lista di “10 regole” che ben si inscrivono nella dialettica paternalista:

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10 REGOLE DI CHI RAGIONA IN SENSO PATERNALISTA
Autorità = Pater

1 – divide il mondo in buoni e cattivi

2 – L’ Autorità dice chi ha ragione, e sceglie i favoriti, che possono definirsi buoni

3 – All’Autorità non c’é alternativa, e se anche ci fosse sarebbe peggiore

4 – i buoni si caratterizzano soprattutto per gli ideali, non per le azioni. La dimensione ideale viene sempre favorita a quella pratica/pragmatica

5 – si posiziona coi buoni oppure “con la bontà“, in carenza di buoni

6 – accusa di criptocattivismo chi pare non aderire allo stesso manicheismo

7 – chi si oppone all’Autorità non merita rispetto, puó essere calpestato: perde i suoi diritti, essendo non un avversario o un nemico, ma uno strumento del Male

8 – le idee indicate dall’Autorità sono giuste, anche se fino a poco prima erano approvate idee diverse o addirittura opposte. La storia puó e deve essere riscritta, se serve (cfr. 1984)

9 – l’individuo puó migliorarsi, ma solo se segue la strada maestra. Se si pone in qualche modo in contrapposizione, non é piú considerato capace, competente o “in grado di”.

10 – ognuno porta con sé una sorta di “peccato originale”, non ben definito o continuamente ridefinibile, a cui si associa un aspecifico senso di colpa. La colpa non puó essere mai emendata del tutto (diversamente dal concetto di responsabilitá) , ma viene spesso offerta l’opportunitá di espiarla attraverso qualche azione che consenta al soggetto di sentirsi nuovamente “fra i buoni”


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Di seguito alcuni esempi  di promozione e/o di sudditanza psicologica alla propaganda paternalista :

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Sono ben accetti contributi alla galleria, di esempi ce n’é a bizzeffe

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Le Fake News dei Media

Pubblicato su 2 Giugno 2019 di Claudio Cardone

Le vere fake news, quelle che contano, sono quelle dei mass media e delle personalità che rivestono una qualche autorevolezza per l’opinione pubblica.
Il motivo per cui è così:

MUTUI E SPREAD
Se si alza lo spread si alzano i mutui, dicono. Ovviamente non vero.

"Ieri grazie alle sparate di #Salvini ci siamo trovati lo #spread a 290. Se uno va a chiedere un mutuo adesso si troverà un tasso d'interesse più alto"@lauraboldrini ora ad #agorarai pic.twitter.com/nsXzo94e70

— Agorà (@agorarai) May 16, 2019

Ma…ma…ma… non avevano avuto un’impennata per via dello #spread ? pic.twitter.com/RzhTSTHbZ0

— Vladimiro Giacché (@Comunardo) May 31, 2019

IL MURO “DI TRUMP”, BREXIT:

IL RUSSIAGATE

https://oltrelalinea.news/2019/03/24/ufficiale-il-russiagate-era-una-fake-news/

"да, я хотел, чтобы выиграл Трамп"
Traduzione:
"Si, volevo che vincesse Trump"#FakeNews certificata dalle virgolette. pic.twitter.com/hEGM75UdLy

— Marco Bordoni (@bordoni_saker) July 17, 2018

I DATI ECONOMICI

"1992, con la £ inflazione al 20%".questi sono quelli contro le #fakenews. https://t.co/7LIUgEGA96 @AlbertoBagnai @borghi_claudio @Comunardo pic.twitter.com/OqAQQFWjnN

— Mirkuz (@Mirkuz) March 26, 2017

(L’ultimo anno con l’inflazione a 2 cifre è stato l’ 83 )

Quando la libertà di opinione diventa libertà di menzogna \ Via @AlbertoBagnai https://t.co/Ofm5SZGTA9 pic.twitter.com/0iMLFyu313

— Grim (@gr_grim) March 28, 2017

BREXIT

Repubblica dà un anno dopo una notizia che il Guardian ha dato un anno prima. E il motivo c'è: serve a creare un #fake. H/t @GrecOfficial pic.twitter.com/1kvkGGIYb0

— Alberto Bagnai (@AlbertoBagnai) January 5, 2017

IL “GOVERNO” VUOLE L’ORO DI BANKITALIA

https://www.wsj.com/articles/italys-populists-covet-central-bank-and-its-gold-11554300000
-> La proposta sia verbale sia scritta è stata unicamente quella di dichiarare la proprietà dell’oro da parte dello Stato (diversa dalla detenzione) come in tutte le altre nazioni eccetto lo Zimbabwe, pare. Banca d’Italia non possiede l’oro, lo detiene

IL GOVERNO VUOLE TRIPLICARE IL DEFICIT (REUTERS)

https://goofynomics.blogspot.com/2018/10/information-deficit-and-markets.html

I GIOVANI NON VOGLIONO LAVORARE

https://m.facebook.com/ariannaciccone/posts/10219296091064126

A SALVINI NON IMPORTA DI REGENI

Le #fakenews di @repubblica :@matteosalvinimi NON ha risposto a una domanda su #Regeni, ha fatto riferimento al caso (importante) prima di nominare l'#Egitto.
NON ha detto che "è un problema della famiglia"

Video originale: https://t.co/xWFqJG7qD0 minuto 2:40#trovatelefonti pic.twitter.com/zGRjNHW0RA

— ClaudioC (@_ClaudioC_) June 14, 2018

LA FUGA DEGLI INVESTITORI STRANIERI

Breve storia (tragica o comica, secondo le preferenze) sulla presunta (molto presunta) fuga degli investitori stranieri dall’Italia. Questa l’apertura del Sole in prima, oggi. Uno pensa al finimondo… pic.twitter.com/nP2FqSryDY

— Ora Basta (@giuslit) October 20, 2018

I GIOVANI NON VOGLIONO LAVORARE:

Il kit definitivo per contrastare il format pseudo-giornalistico “Il lavoro c’è, ma i giovani non vogliono lavorare” https://t.co/HtgCjuoo0i via @valigiablu

— arianna ciccone (@_arianna) June 14, 2019

DICHIARAZIONI, TITOLI E INTERVISTE FALSE:

L'autorevolissima stampa italiana ci racconta che #Savona avrebbe detto che l'Italia può raggiungere il rapporto del 200% di #debito pubblico su PIL.
Alcuni giornalisti stranieri stanno ora commentando questa affermazione.
L'avrà detto davvero?#FamoErDebbancher

— Lé (@brazorf_ajejeje) June 17, 2019

FOTO E VIDEO SPACCIATI PER ALTRO:

#Siria🇸🇾 Foto di Gaza e Baghdad spacciate per #Ghouta. Media maistream e Social fabbricano #fakenews e c’è tanta gente che ci casca! #Disinformazione pic.twitter.com/81iY7TTdGw

— Naman Tarcha (@NamanTarcha) February 26, 2018

Whoa! 300,000 March for democracy in Iran! Incredible! #IranProtest #SundayMorning #HappyNewYear pic.twitter.com/BQZuXDbh11

— Kambree Kawahine Koa (@KamVTV) December 31, 2017

#fakenews#Pinotti.. c'è altro da aggiungere?
(Via @paolotjti ) pic.twitter.com/UlXDz4uY1x

— Valeria S. (@valy_s) January 18, 2017

DATI FALSI SULLA RUSSIA (IL CORRIERE)

La Russia raccontata dal Corriere: Verifica

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Sassolini post-elettorali

Pubblicato su 29 Maggio 2019 di Claudio Cardone

Ho la home page di facebook invasa di contatti che fanno 3 cose:
– si stupiscono dei risultati elettorali -> se non ve lo aspettavate significa che vivete nei vostri sogni, ideali, illusioni, chiamateli come volete ma non nella realtà. Cercate di capire perchè la vostra visione del mondo è così fallace
– si lamentano dei risultati elettorali -> ok
– inveiscono, insultano e deridono tutti coloro che non hanno votato come loro volevano -> questo è un atteggiamento antidemocratico e paternalista, e francamente vergognoso.

Carissimi, voi non siete migliori degli altri come io non sono migliore di voi. Le idee di bontà, equità, accoglienza, libertà, ecc NON vi rendono migliori.

Il karma, si dice, non è fatto di buone intenzioni ma di buone azioni.
E si dice anche che l’inferno è lastricato di buone intenzioni.

Ecco, le buone intenzioni possono essere anche il viatico per fare le peggiori nefandezze. E anche per far fare le peggiori nefandezze. Soprattutto poi se si resta nella propria cerchia incantata di amici e conoscenti che la pensano tutti allo stesso modo: si finisce per pensare che quella sia la realtà di tutti, ma non è così. Significa solo che NON siete in grado di accettare la diversità e contornarvi anche di persone che non la pensano come voi.

Potete dare la colpa ai vecchi, agli ignoranti, ai fascisti, ai razzisti.. potete dare la colpa a chi volete per dei risultati elettorali che non rappresentano il mondo come voi vorreste. Tendo a non eliminare nessuno che non mi manchi di rispetto in modo PERSONALE, ma da quello che scrivete traspare tutto l’astio e il senso di (vomitevole) superiorità morale verso gli altri: quegli “altri” che probabilmente includono anche me, che non sono d’accordo con voi.

Se ritenete che chi ha votato Lega sia di una umanità inferiore alla vostra, eliminatelo dai vostri contatti, quindi eliminate anche me. Anche se abbiamo magari tanti altri punti in comune, anche se vi reputo intelligenti o spiritosi o generosi.. perchè mantenere dei rapporti in cui non c’è parità, in cui una delle due parti crede di avere una superiorità umana e morale sull’altra?

Io non credo di essere migliore di voi. Avendo io delle idee diverse, posso ritenere che voi sbagliate, posso credere che non abbiate capito un cazzo di quello che vi sta succedendo intorno, ma non vi considero inferiori. Sapete perchè? Perchè mi sono comportato esattamente come voi fino a qualche anno fa. Il primo libro “politico” che ho letto è stato l’Odore dei Soldi, quando uscì. Ero un antiberlusconiano convinto. Berlusconi era il Male. Ricordo il mio stupore e l’amarezza ogni volta che Forza Italia vinceva, ogni volta che un processo non lo incastrava. Avevo questo senso di superiorità che oggi leggo in voi. A cosa mi ha portato, ragionandoci col senno di oggi? A non capire che i vari Prodi, Amato, Napolitano ecc hanno portato la mia generazione a vivere una vita più povera e insicura rispetto a quella dei miei genitori. Mi ha portato a supportare ideologicamente quelli che non hanno fatto i miei interessi e quelli della comunità in cui vivo. A ragionare per appartenenze. A fidarmi delle persone sbagliate. A fidarmi delle persone in base (anche) al fatto che la pensassero come me. Ad allontanare persone che mi avrebbero arricchito, umanamente e culturalmente, solo perchè erano nel fronte del “Male”.

Visto che va come sempre di moda la reductio ad hitlerum (per coloro a cui mancano argomenti): se non si capisce quali sono le motivazioni di quello che si considera “il Male” si rimane stupiti e inconsapevoli rispetto agli eventi estremi della società. Non si capisce come l’ascesa di Hitler possa essere stata incoraggiata da tensioni economiche e motivazioni ragionevoli. Non si capisce come mai un popolo sia diventato di colpo così disumano, alienato. Non si capiscono le motivazioni dei terroristi (terribili, non condivisibili, ma pur sempre motivazioni e ideali mossi in parte da una razionalità). Non si comprendono più in generale le basi razionali insieme alle quali le emozioni guidano le azioni. Allora tutto diventa “di pancia”, viene facile vedere dov’è il Male, chi sono i Mostri. Ma i Mostri vengono dal sonno della Ragione.

Qui sotto alcuni esempi:

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Qual è il momento migliore per comprare un biglietto Ryanair?

Pubblicato su 13 Aprile 2017 di Claudio Cardone

Vi ricordate l’ultimo articolo sul prezzo dei biglietti Ryanair?

Avevo citato una ricerca in cui si diceva che il momento migliore per comprare un biglietto era intorno a 10 giorni prima. Nella mia esperienza personale, non è che mi tornasse molto, tranne casi particolari, in cui effettivamente due settimane prima della partenza avevo trovato un buon prezzo.

Vi avevo suggerito anche questo link: c’è l’andamento dei prezzi dei biglietti secondo le statistiche di skyscanner per le maggiori destinazioni italiane ed estere. Mancano alcuni aeroporti minori come quello di Pescara.

Ora, utilizzando lo stesso sito (skyscanner) a febbraio ho impostato un avviso di cambiamento prezzo per un volo bergamo-pescara programmato il 9 aprile, per vedere come sarebbe variato. Vi riporto qui i risultati in due grafici: nel primo avete tutte le date, quindi potete valutare in che occasioni, nel tempo, sono stati fatti i “ritocchi” di prezzo da Ryanair.

Nel secondo grafico avete solo i punti in cui il prezzo è stato cambiato, per avere una visione di insieme più rapida sull’andamento: potete notare che fino ad un certo punto c’è una certa oscillazione del prezzo che da x va a x+k, poi torna a x, poi x+k oppure x+k+h. A quel punto parte una nuova oscillazione. Esempi: 32-39-32-39->48 . Poi : 48-43-48->58 . Poi ancora: 58-69-58-69->82->98

Una settimana prima il prezzo è salito ad un livello esorbitante non so bene per quale motivo, ma poi gli ultimi giorni si è “normalizzato” ad un prezzo max (intorno ai 250-270) su cui si assesta in prossimità della partenza

grafico prezzi ryanair

Andamento dei prezzi secondo le Date

SUGGERIMENTO: Vuoi fare un reclamo o chiedere un rimborso per un volo che ha subito ritardo o che è stato cancellato?
Ti consiglio di rivolgerti allo staff di DelayFlight24. Non richiedono nessun pagamento per avviare la pratica, trattengono una commissione variabile in caso di risarcimento. Rivolgendoti a loro eviti di doverti preoccupare personalmente di gestire tutta la procedura.

grafico biglietti aerei ryanair

Solo le date in cui è avvenuto il Cambio di Prezzo

In bocca al lupo e buon viaggio!

NOTA BENE:
Hai subìto un ritardo aereo superiore alle 3 ore? Forse hai diritto a un indennizzo di minimo 250€. Qui ti spiego come fare: CLICCA QUI

Vuoi cambiare qualche dettaglio del volo (entro 24 ore dalla prenotazione) senza spendere 30€ in più? Qui ti dico come fare: CLICCA QUI

Cosa cambierà in Ryanair nel 2017? Te lo spiego qui: CLICCA QUI

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Cosa accadrà a Ryanair nel 2017 ?

Pubblicato su 7 Febbraio 2017 di Claudio Cardone

cambio volo

Facciamo un po’ il punto della situazione sulle news su Ryanair per il 2017. Alcuni cambi sono in vista e, anche se non sappiamo come andrà a finire, possiamo intanto farci un’idea.

Si dice che la compagnia abbia registrato un calo dei profitti dell’ 8%: in qualche modo dovranno rimediare. La risposta provocatoria della compagnia sarebbe un ulteriore ribasso dei prezzi (!) , sotto i 33 € di media attuali.

Tuttavia vale sempre il detto “non ci sono pasti gratis” : pare che il dazio che dovranno pagare i viaggiatori sarà un rinnovo delle restrizioni per i bagagli. Ci siamo abituati (ahimè) a usufruire della libertà di un secondo bagaglio, piccolo, da portare in cabina. Sembra che vogliano nuovamente limitare questa possibilità, quindi 1 solo bagaglio a mano. Vedremo.

Altra novità concerne le rotte. L’anno scorso Ryanair aveva annunciato l’apertura di nuove rotte in Italia per il 2017, e queste sarebbero le “aggiunte”:

Pescara – Copenaghen Pescara – Cracovia

Roma – Lourdes Roma – Norimberga

Bologna – Lisbona Bologna – Eindhoven

Milano Malpensa – Gran Canaria

Bergamo – Edimburgo Bergamo – Lussemburgo Bergamo – Vigo

Trapani – Praga

Treviso – Cracovia

Bari – Liverpool

Palermo – Bucarest

Non sappiamo ancora se queste rotte verranno aperte, ma è una buona indicazione il fatto che la compagnia stia assumendo nuovo personale in Italia. Le selezioni per il personale di volo sono in corso proprio in questi giorni.

Queste le date delle selezioni per le prossime 2000 assunzioni di Ryanair:

  • Milano, 31 gennaio e 16 febbraio
  • Bergamo, 31 gennaio e 16 febbraio
  • Venezia, 15 febbraio
  • Genova, 15 febbraio
  • Bologna, 2 e 22 febbraio
  • Pisa, 1° e 23 febbraio
  • Perugia, 9 febbraio
  • Roma, 8 febbraio e 1° marzo
  • Napoli, 7 e 28 febbraio
  • Bari, 2 e 22 febbraio
  • Lamezia, Terme , 17 febbraio
  • Palermo, 15 febbraio
  • Catania, 15 febbraio

Se siete interessati a candidarvi, leggete le info su https://careers.ryanair.com.

NOTA BENE:
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Quando è meglio prenotare un volo Ryanair? Scoprilo qui: CLICCA QUI

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[VIDEO] Consigli per studiare in modo più efficace

Pubblicato su 12 Settembre 2016 di Claudio Cardone

Tornando a studiare all’università mi sono accorto che a molti mancano delle cose secondo me fondamentali per studiare in modo efficace, e che io ho acquisito negli anni. Le ho condivise in un video di un’ora, a cui cercherò di fare delle aggiunte ogni tanto.

Intanto, questa è l’introduzione in cui spiego chi sono, come perchè ecc. :

 

Qui invece c’è il video completo, in cui ho riassunto le cose secondo me più importanti nello studio (per l’università, ma si può applicare in parte anche in altri contesti). Costa du’ spicci, per ripagarmi del tempo che ho speso per farlo:

 

Se vedete il video lasciatemi un commento qui sotto così se poi aggiungo altre “dritte” ve lo notifico, anche se non le posto in questo blog!

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Quando Prenotare un Volo Ryanair?

Pubblicato su 21 Settembre 2015 di Claudio Cardone

prenotare volo aereoAlcuni dicono sia più conveniente prenotare 8 settimane prima (2 mesi), altri 3 settimane in anticipo: quando è più utile prenotare un volo…. con Ryanair?

Uno studio presentato nel 2014 alla Royal Economic Society ha riscontrato che:

  • il momento migliore per l’acquisto risulta essere 10 giorni prima della data prevista per il volo. E’ una finestra abbastanza ristretta perchè – come si sa – nell’ultima settimana i prezzi aumentano vertiginosamente, a meno di trovare offerte last minute (ma sono eccezioni)
  • i prezzi cominciano a scendere (lentamente) da 70 giorni prima del decollo
  • Nella settimana, conviene prenotare il mercoledì e il giovedì. I giorni peggiori sono il martedì e i weekend
  • Nella giornata, meglio prenotare fuori dagli orari d’ufficio, ossia nel pomeriggio. Se possibile, non usare il computer dell’ufficio per la prenotazione del volo.
  • Nel caso di acquisto di più biglietti, è più conveniente acquistare uno alla volta piuttosto che in blocco ( al blocco viene applicato come prezzo medio il valore più alto tra i posti disponibili)
  • Il prezzo continuerà a scendere o salirà? Per avere una idea, può essere utile simulare una prenotazione per 2 posti e subito dopo una per 25 posti: se la seconda ha un prezzo medio molto più alta della prima, vuol dire che i posti disponibili stanno finendo, ed è probabile che il prezzo del biglietto aumenti a breve.

Tutto questo è ovviamente da prendere con le pinze, ma vi invito a verificare.

SUGGERIMENTO: Vuoi fare un reclamo o chiedere un rimborso per un volo che ha subito ritardo o che è stato cancellato?
Ti consiglio di rivolgerti allo staff di DelayFlight24. Non richiedono nessun pagamento per avviare la pratica, trattengono una commissione variabile in caso di risarcimento. Rivolgendoti a loro eviti di doverti preoccupare personalmente di gestire tutta la procedura.

Secondo me occorre anche fare una precisazione: queste tempistiche non credo siano rispettate in caso di periodi di particolare affluenza. E’ evidente che nei pressi di Natale la compagnia sa che ragionevolmente tutti i voli si riempiranno e di conseguenza non ha interesse nell’applicare la stessa dinamica dei prezzi di un periodo “qualunque”. Il mio personale consiglio in queste occasioni (Natale, Pasqua, Agosto..) è prenotare con maggiore anticipo, magari 2-3 mesi prima (ma non ho nessun dato su questo, solo esperienza personale!)

Un ottimo strumento per stimare il miglior momento per l’acquisto del biglietto lo trovate a questo link: c’è l’andamento dei prezzi dei biglietti secondo le statistiche di skyscanner

In bocca al lupo e buon viaggio!

NOTA BENE:
Hai subìto un ritardo aereo superiore alle 3 ore? Forse hai diritto a un indennizzo di minimo 250€. Qui ti spiego come fare: CLICCA QUI

Vuoi cambiare qualche dettaglio del volo (entro 24 ore dalla prenotazione) senza spendere 30€ in più? Qui ti dico come fare: CLICCA QUI

Cosa cambierà in Ryanair nel 2017? Te lo spiego qui: CLICCA QUI

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Grecia: Ecco Quello Che Accadrà

Pubblicato su 5 Gennaio 2015 di Claudio Cardone

Una piccola previsione, la butto lì, solo perchè mi piace dire “l’avevo detto”!

Sappiamo che la Spagna attualmente (fino a quando?) è uno dei piiiccoli fiori all’occhiello europei perchè – dicono – si vede la ripresa. La Grecia potrebbe diventare lo spauracchio per chi vorrebbe smantellare l’unione monetaria?

Dichiarazione tedesca di questi giorni è che la Grecia non è più di “importanza sistemica”, ossia se vuole uscire dall’euro non importa. Certo, dopo che l’esposizione verso la Grecia è stata ridotta al minimo, i creditori esteri non hanno di che aver paura, considerate anche le dimensioni dello stato greco nell’Unione. Eppure Tsipras dice che non vuole uscire dall’euro, ma vuole ottenere (con quali leve?) un capovolgimento delle politiche europee.

Ecco la previsione, semplice semplice: il futuro governo Tsipras – com’è nei suoi intenti – “sbatte i pugni sul tavolo”, si ritrova di fronte ad un muro e non si forma una “grande coalizione” della periferia dell’Unione. Si arriva ad un impasse che si risolve con l’uscita della Grecia dall’euro (valutata come “realistica” dalla Merkel, non da Tsipras!). Considerato lo stato attuale della Grecia, questo si traduce in un ulteriore disastro economico (almeno nel breve-medio periodo?), un bell’esempio da mostrare ai partner europei per far vedere “quello che accadrebbe” se non si rispetta la disciplina. Plausibile?

Risultato: crollo delle dissidenze intraeuropee e dei movimenti simili a Syriza (cfr. Podemos), e qualche altro anno di crisi “a buon mercato”.

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6 Pillole per difendersi dalla propaganda

Pubblicato su 13 Aprile 2014 di Claudio Cardone

1. Non delegare la ricerca delle fonti. La prima domanda che ci dovremmo fare quando leggiamo una notizia è : DA DOVE VIENE? Se l’origine è incerta, lontana o di difficile accesso (forse per la maggior parte delle notizie è così) abbiamo già un ragionevole dubbio su quanto affidamento possiamo fare sulla cosa. Qui sotto aggiungo un breve video estratto da una conferenza a cui ho fatto riferimento in questo post, in cui si parla della necessità di NON DELEGARE la verifica delle fonti delle notizie che ci raggiungono (via tv, giornali, social media, ecc.)

2. “L’autorevolezza” della fonte non è sempre garanzia di affidabilità: questo concetto ce lo ricorda anche la fallacia ad hominem, quando cioè contestiamo una persona per ciò che è e non per ciò che afferma. Quello su cui dobbiamo sforzarci di focalizzare l’attenzione sono i contenuti, e solo in secondo luogo “chi ce li propina”

3. I meccanismi dell’informazione sono facilmente soggetti a manipolazione. E’ facile adottare il principio di massa: più fonti dicono qualcosa, più persone credono in qualcosa, più quel qualcosa dev’essere vero. Qui un intervento interessante che spiega alcuni meccanismi di manipolazione dei media (con qualche cenno di PNL) :

4. La “controinformazione” è insidiosa tanto quanto l’informazione mainstream. Non pensiamo di essere furbi perchè invece di credere a Nature o Science crediamo alla Nuova Medicina Germanica di Hamer perchè l’abbiamo letto via internet. Non possiamo sapere se un fatto è davvero accaduto a meno che non ne siamo testimoni oculari (e anche lì ci sarebbe possibilità d’errore): allo stesso modo le nostre credenze scientifiche sono basate su quello che altri ci dicono, a meno che in laboratorio non lo sperimentiamo noi personalmente (e anche in quel caso..). Quindi le notizie fanno parte del nostro sistema di credenze. NOTA BENE: E’ stato segnalato che gli individui più soggetti a diffondere notizie false via social network sono tendenzialmente quelli che più sono critici verso le fonti di informazione ufficiali. Su questo tema è apparso un articolo divulgativo su wired.it .
“Essere contro” non vuol dire essere liberi e indipendenti, molto spesso vuol dire solo aver scelto un’altra trincea.

5. L’informazione che riceviamo è COERENTE? Ha coerenza interna? Un fatto “credibile” si distingue per essere tale non solo perchè possa essere fondato sperimentalmente (es. “c’è il sole” perchè lo vedo in cielo) ma perchè è fondato LOGICAMENTE: ad es. il fatto che c’è luce e fa caldo è consistente con l’idea che ci sia una sorgente di queste esperienze empiriche (anche se non mi dice affatto che sia “il sole”): il fatto che questo sia dovuto al sole è una delle possibilità che ha coerenza interna. Quello che capita spesso, invece, è che cerchiamo NON la coerenza interna alle informazioni, ma la coerenza TRA le informazioni che ci arrivano e quelle che abbiamo già (ossia: “bene, è proprio quello che credevo”): qui un piccolo articolo in proposito

6. In ultimo.. si PUO’ e si DEVE cambiare idea, quando ci si accorge che qualcosa non va nel pensiero che si è avuto fino a quel momento. Pensare una cosa e accorgersi di aver sbagliato è segno di intelligenza e capacità di adattamento, SBAGLIARSI O RICREDERSI NON E’ UNA COLPA.

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Pubblicato in ECONOMIA E POLITICA, OFF TOPIC, OPINIONI | 3 Commenti |

Come ottenere un indennizzo di 300 euro per un ritardo di volo Ryanair

Pubblicato su 20 Marzo 2013 di Claudio Cardone

rimborso ritardo aereo

Alcuni mesi fa ero uno dei passeggeri di un volo RyanAir che fece 6 ore di ritardo. Per i voli entro 1500 km con più di 3 ore di ritardo è previsto un indennizzo per il passeggero che ha subìto l’inconveniente, sotto certe  condizioni. Io sono riuscito ad ottenere questo indennizzo, firmando un accordo privato con RyanAir senza alcuna clausola di confidenzialità, quindi posso raccontarvi per filo e per segno cosa fare per far valere i vostri diritti in caso di ritardo aereo.

Quello che sto cercando di dirvi è che ora vi illustro passo-passo cosa fare e come farlo, ovvero un vademecum che vale non solo per RyanAir, ma per qualunque compagnia aerea che faccia un ritardo secondo le caratteristiche che vi descrivo.

Attenzione: faccio presente che queste indicazioni non costituiscono una guida “ufficiale” alla richiesta di rimborsi aerei, non mi ritengo responsabile per la presenza eventuale di informazioni errate o non aggiornate nè di problemi che potreste avere cercando di applicare queste istruzioni. Come si dice per alcuni software, tutto quanto scrivo vi è fornito “AS IT IS”, senza che abbiate nulla a pretendere dal sottoscritto.

NOTA BENE: Non vi piace il “fai-da-te”? Se volete che qualcuno si occupi della pratica di rimborso al posto vostro, il mio consiglio è di rivolgervi allo staff di ritardatapartenza.it. Sono tra i pochi professionisti che non fanno gravare le spese legali su di voi, ma solo sulla compagnia in caso di successo.

ritardata partenza

1. REQUISITI

I requisiti per poter chiedere un indennizzo in caso di ritardo aereo li specifica direttamente il sito dell’Unione Europea, potete leggerli cliccando qui, insieme ad altri casi (overbooking, imbarco negato).

Per quanto riguarda i ritardi, sottolineo quanto segue:

A.  Se l’aereo arriva con un ritardo superiore alle 3 ore, si può richiedere un rimborso di 250 € se il volo è entro i 1500 km, 400 € se è oltre i 1500 km. Se il volo è con destinazione al di fuori dell’Unione Europea, è previsto un ulteriore scaglione, con un indennizzo di 600 € se la distanza supera i 3500 km.

Nota Bene: le distanze aeree vanno calcolate con un apposito calcolatore, un esempio lo trovate cliccando qui ; se volete una maggiore precisione (da aeroporto a aeroporto) potete calcolare la distanza su questo sito, convertendo poi le miglia nautiche (nm) in chilometri cliccando qui. Ci potrebbe essere una riduzione del 50% del rimborso se comunque il ritardo non supera le 4 ore (da verificare). Inoltre, se la compagnia vi offre un volo alternativo per compensare il ritardo, l’indennizzo potrebbe essere ridotto del 50% oppure non dovuto affatto. Il risarcimento non è dovuto neanche se venite avvisati con un anticipo di 2 settimane, ma parlando di un ritardo e non di una cancellazione di volo, questa eventualità è poco pertinente. Infine, pare che alcune di queste regole stiano per cambiare, quindi cercate eventuali aggiornamenti.

B. Il risarcimento non è esigibile se il ritardo è dovuto a “cause straordinarie”. Attenzione che questo è l’inghippo più diffuso: cos’è una causa straordinaria? La compagnia aerea tenderà a convincervi che un guasto all’aeromobile, ad esempio, sia una causa straordinaria, ma molto probabilmente non è così. A tal proposito, in passati procedimenti, la Corte Europea di Giustizia ha stabilito che solo le circostanze che originano da atti di sabotaggio, terrorismo o difetti di fabbrica possono essere considerate straordinarie. Comunque c’è anche un elenco, non esaustivo e non vincolante, delle circostanze straordinarie (clicca qui).

Inoltre, anche se la causa del ritardo è definibile “straordinaria”, potreste avere comunque diritto al rimborso del costo del biglietto (da verificare). Sta alla compagnia dimostrare che la causa è ascrivibile alla categoria di “circostanza straordinaria”.

2. COSA FARE

A. Inviare un fax alla compagnia aerea con:

  • Lettera di richiesta di indennizzo
  • modulo per i diritti dei passeggeri compilato
  • copia della carta d’imbarco
  • copia della carta di identità o altro documento di riconoscimento

Più in basso vi fornisco i modelli di documento necessari per l’invio.

PER RYANAIR E’ POSSIBILE ANCHE INVIARE RICHIESTA ALLA COMPAGNIA DIRETTAMENTE TRAMITE UN LORO MODULO RECLAMI: IN INGLESE A QUESTO LINK, IN ITALIANO CLICCANDO QUI. Alcuni utenti hanno riscontrato che la richiesta inviata in questa modalità ha “funzionato”.

B. Dopo un tempo di almeno 6 settimane dall’invio del reclamo alla compagnia aerea, se vi rispondono negativamente, potete sollecitare l’ENAC (o analogo ente di controllo sul traffico aereo, a seconda della nazione in cui è avvenuto l’incidente – clicca qui se la nazione non è l’Italia). La compagnia potrà incorrere in sanzioni amministrative a seguito dell’investigazione dell’autorità competente: a voi non ne verrà niente personalmente, ma sarà meno facile per chi viola i diritti dei passeggeri comportarsi nel medesimo modo.

C. Se la compagnia aerea non vuole concedere il risarcimento, potete inoltrare una richiesta al Giudice competente (Giudice di Pace della città di partenza o di arrivo del volo, se il volo è “da” o “verso” l’Italia), attraverso una procedura europea semplificata. Basta compilare dei documenti e inviarli per istituire un procedimento contro la compagnia. Vi conviene anche contattare direttamente l’ufficio del Giudice, poichè quasi nessuno è a conoscenza di questa procedura che in linea teorica non prevede neanche la convocazione delle parti, ossia il giudice potrebbe emettere direttamente la sentenza, se ritiene di avere elementi sufficienti per esprimersi.

3. COSA HO FATTO IO

  1. Lettera alla compagnia aerea, con il modulo europeo per i reclami. Ecco i documenti che ho inviato:
    Download: Formato word, Formato pdf (in inglese)
    Istruzioni: bisogna allegare, come ho già detto, carta di identità e copia del biglietto aereo. Nei documenti da scaricare, le parti in rosso sono quelle da modificare sulla base del vostro caso specifico.
  2. Ho ricevuto a stretto giro di posta una risposta negativa da parte della compagnia. Il motivo? Secondo loro le cause del ritardo (un problema tecnico/di sicurezza dell’aeromobile non meglio precisato) erano “cause straordinarie”. Inoltre hanno negato che ci fossero state inadempienze della compagnia in merito alle informazioni e assistenza fornite ai passeggeri (io ero di diverso avviso, ma queste cose sono più difficili da dimostrare). Non allego la risposta della compagnia aerea perchè me l’hanno inviata come comunicazione “privata e confidenziale”.
    Ho quindi inviato una seconda lettera, ribadendo che ci sono sentenze che stabiliscono quali sono le cause di ritardo che è possibile definire “straordinarie”. Un evento “inatteso” o “imprevisto” non corrisponde a “straordinario”. Inoltre ho posto in fondo a questa seconda richiesta una ulteriore diffida:

    “[…] if I will not receive any reply from you within 7 days (starting from today Sept 03 2012) or if RyanAir doesn’t want to refund me without giving any acceptable reason, the next communication you will receive will be directly from the lawyer of my Italian consumer association.”

  3. Anche a questa seconda richiesta la compagnia ha risposto picche, mantenendo la medesima posizione della loro comunicazione precedente. Contattando l’ ADUC (che ringrazio) ho avuto conferma della correttezza dei passi che avevo mosso fino ad allora, e mi è stato suggerito di rivolgermi al Giudice di Pace, attraverso la procedura che si chiama “Procedimento Europeo per le controversie di modesta entità” (compilabile anche online qui ). Prima di inviare il documento al Giudice di Pace, ho inviato un reclamo all’ ENAC (procedura online, ci vogliono due minuti) e ho scritto un’ultima lettera alla compagnia aerea, ecco il testo:

    I received your last reply related to the flight delay issue, and during the last two months I’ve collected information about my rights, talking to lawyers. Still it seems that an aircraft safety/technical problem can’t be treated as extraordinary circumstance, and personally I haven’t received the assistance from RyanAir staff that you state, although I haven’t further expenses to claim. Anyway I asked the Italian Administrative Authority (ENAC) to investigate if Ryanair respected all the rules of EU261/2004 in this case.
    Moreover, I’m sending a request via the European Small Claims Procedure (http://ec.europa.eu/justice_home/judicialatlascivil/html/sc_form1_en.jsp?countrySession=5&txtPageBack=sc_filling_it_en.htm) to the tribunal that has jurisdiction to deal with it.
    I’m writing this just to notify my steps to you, since you kindly replied to my previous requests, although in a not-satisfying manner (from my point of view). Besides, if RyanAir would like to reconsider my claim and refund 250 €, we could avoid the official court procedure that I’m going to do.

  4. Anche dopo quest’ultimo avviso bonario, la compagnia ha mantenuto la sua linea di non collaborazione, negando il risarcimento. Ho quindi inviato al Giudice i seguenti documenti:
    – il modulo compilato e stampato dal sito ec.europa.eu
    – copia del biglietto aereo
    – copia della carta d’identità
    – copia delle lettere inviate alla compagnia aerea
    – copia della ricevuta del fax inviato (se voi usate raccomandata, ricevuta della A/R)
    – marca da bollo (o meglio “Contributo Unificato”) da 37 euro per le spese di istituzione del procedimento (chiedere conferma in segreteria dell’importo dovuto)
  5. Quando la compagnia ha ricevuto la notifica del procedimento in corso, sono stato contattato dal loro ufficio legale per vedere se c’era la possibilità di fare insieme un accordo extragiudiziale, ovvero hanno acconsentito a pagare la cifra che richiedevo (anche qualcosina in più) per non arrivare alla sentenza. La compagnia potrà negare che questo sia avvenuto, ma questa è la mia parola, siete liberi di credermi o no. Ho firmato questo accordo e ho ricevuto il loro accredito per l’indennizzo.
    Solitamente in questi accordi privati si mette una clausola che impedisce di parlare pubblicamente dell’accordo, ma ho chiesto specificamente che questa clausola venisse rimossa, in modo da poterne legittimamente scrivere, come sto facendo. Probabilmente avrei anche potuto provare a chiedere qualcosina in più come risarcimento, ma non mi interessava mercanteggiare, solo far valere un mio diritto.

Riassumendo: senza la necessità di rivolgervi ad un legale, in caso di un ritardo prolungato e ingiustificato di un volo aereo, dovete semplicemente inviare alcuni documenti via fax e/o via posta. Qui avete i modelli già quasi pronti, si tratta di fare (al minimo) due invii, uno alla compagnia aerea, uno al Giudice di Pace se la compagnia non accoglie il reclamo. Questo vale per qualunque compagnia aerea.

NOTA BENE: Non vi piace il “fai-da-te”? Se volete che qualcuno si occupi della pratica di rimborso al posto vostro, il mio consiglio è di rivolgervi allo staff di ritardatapartenza.it. Sono tra i pochi professionisti che non fanno gravare le spese legali su di voi, ma solo sulla compagnia in caso di successo.

ritardata partenza

APPENDICE : FAX DI RYANAIR

Tra i commenti ci sono varie segnalazioni secondo cui i fax di Ryanair non funzionino e/o non ricevano documenti. Gli ultimi numeri di fax segnalati dagli utenti come funzionanti sono 0035318121213 (+353 1 8121213),  0035318121672  (+353 1 8121672)

Altri numeri di fax segnalati:  +353 1 5081702 (io usai questo), +353 1 8121676

(Occhio che se usate il servizio gratuito Myfax per l’invio di fax online bisogna aggiungere lo zero prima della prima cifra : esempio +353 015081702 invece di +35315081702)

NEWS: Un utente del blog (Diego) ha fatto una ricerca e ha trovato l’indirizzo di posta certificata (PEC) di Ryanair in Italia: [email protected]  .
Altro indirizzo che si può provare per comunicazioni email (PEC): [email protected] 

APPENDICE 2 : CIRCOSTANZE “ECCEZIONALI”

Ultimamente leggo vari commenti con dubbi riguardo alle circostanze eccezionali. Dubbi del tipo: “questa circostanza è considerata eccezionale?” oppure “mi hanno risposto che il ritardo era dovuto a questa situazione, che è considerata eccezionale: vuol dire che non posso chiedere il rimborso?”

Vi faccio notare 3 punti in proposito:

  1. In linea generale, come scritto in questo documento che vi ho linkato anche sopra:

    in each of the following examples, the air carrier must provide proof of the circumstances alleged and it must also clearly demonstrate how these circumstances resulted in the flight disruption

    ossia: la compagnia dovrebbe fornire prova di queste circostanze e dimostrare come esse hanno prodotto l’inconveniente. Chiaro?

  2. Non sapete se credere a quello che vi ha risposto la compagnia? Avete timore ad iniziare un contenzioso da soli? Rivolgetevi a dei legali, in questa pagina ve ne ho segnalati a costo zero (per voi)
  3. Volete farlo da voi ma siete comunque indecisi, visto che la compagnia vi ha risposto (senza dimostrarlo) che l’incidente è avvenuto per una causa eccezionale? Avviare il procedimento costa una quarantina di euro (fortunatamente, per il momento..) e credo che nessuno vi possa dire A PRIORI se la compagnia dice la verità. Fatevi du’ conti e decidete.

NOTA BENE : FAQ SUI COMMENTI

1. COMMENTI NON PUBBLICATI: Prima di inserire un commento con una domanda, leggete bene il post. I commenti che includono domande la cui risposta è già nel post non saranno pubblicati. Oppure.. visto che la maggior parte delle domande sono relative a cose che ho già scritto, mi sta venendo voglia di pubblicare a parte in questo post una lista con tutti i commenti di quelli che “scrivono senza leggere”. Quindi occhio prima di commentare, potreste essere tra i prescelti… 😉

2. RITARDO PER CAUSE METEREOLOGICHE: Se il vostro ritardo è dovuto a cause metereologiche non so se la compagnia aerea vi ha detto la verità, non so che tempo faceva quel giorno.

3. TUTTI INSIEME DAL GIUDICE DI PACE: se siete più passeggeri con ritardo e volete sapere se potete inviare una sola pratica al GdP oppure dovete inviare i documenti separatamente, NON LO SO. Suppongo che vadano inviati separatamente, come ho scritto qui e anche qui e ancora qui

4. QUALE GIUDICE DI PACE: non sapete qual è il Giudice di Pace competente nel vostro caso? A questo indirizzo (https://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_form_view.wp?uid=G_MAP) trovate il Giudice di Pace competente a seconda del comune. Ad esempio, essendo stato soppresso il GdP di Fiumicino, nel caso il vostro volo parta o arrivi a Fiumicino il sito giustizia.it vi indicherà il GdP di Civitavecchia. NOTA BENE: Se il volo parte o arriva in Italia la questione è soggetta (anche) alla giurisdizione italiana, pertanto secondo il Codice del Consumo è anche competente il GdP relativo al luogo di residenza o domicilio elettivo del consumatore, ossia il GdP.. di casa vostra. Tuttavia considerate che i GdP di pertinenza delle località aeroportuali avranno sicuramente più esperienza nella gestione di queste procedure “small claim” di cui parliamo in questo post, quindi fossi in voi mi rivolgerei al GdP del luogo di partenza o arrivo del volo.

5. ALTRI DUBBI: se leggete questo post e avete altri dubbi, date una lettura anche ai COMMENTI. Sono tanti, lo so, ma se volete ottenere i 250 e passa euro di indennizzo per il vostro ritardo, uno sforzo di dieci minuti in più lo potete fare. Anche perchè, se poi mi fate una domanda a cui ho già risposto, non vi pubblico il commento 🙂 (P.S. se volete che vi risponda ugualmente, un amico mi ha detto che un buon metodo è FARE UNA DONAZIONE qui sotto..)
Vi ricordo anche che in tutti i browser è presente la funzione di cercare nel testo (Ctrl+F), se volete trovare parole chiave specifiche nel post o tra i molti commenti.

6. RISPOSTE AD ALTRI COMMENTI: In fondo ad ogni commento c’è il link “Rispondi“. USATELO.

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NEWS:

Avete fatto un biglietto aereo Ryanair ma avete sbagliato data, nome o tratta? Se c’è un errore nella prenotazione si può rimediare facilmente, anche se avete già pagato con carta di debito / credito. La rapidità è FONDAMENTALE ( Alcune info qui ), ma soprattutto c’è una cosa – che non vi dicono – che vi potrebbe far spendere inutilmente anche 30€ in più (da quanto ho verificato) per cambiare la prenotazione. Se volete maggiori info leggete il nuovo articolo (qui) e apprezzate il mio impegno di divulgazione:

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